La fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80 hanno segnato la nascita della neuroimmunologia, un’area scientifica che è cresciuta rapidamente e in modo costante grazie ai progressi della ricerca immunologica, all’applicazione di queste conoscenze di base alle patologie neurologiche e all’aumentata comprensione dei meccanismi mediante i quali il sistema nervoso fronteggia gli stimoli infiammatori e tenta di proteggersi o di riparare le componenti danneggiate. In questo contesto, la neuroimmunologia italiana ha avuto un ruolo di primo piano.
Nel 1982, il primo congresso della International Society of Neuroimmunology (ISNI; www.isniweb.org) fu organizzato in Italia, a Stresa sul Lago Maggiore, dal Prof. Peter O. Behan (Regno Unito) e dal Prof. Federico Spreafico (Italia); vi parteciparono circa 150 ricercatori, un gruppo relativamente piccolo ma destinato a crescere rapidamente.
Nel 1988, nacque il Gruppo Italiano di Neuroimmunologia (GNI), che si configuro’ come gruppo di studio multidisciplinare, capace di promuovere discussione e collaborazione tra i già numerosi ricercatori che stavano interessandosi a quella disciplina emergente. I fondatori del GNI furono un folto gruppo di neurologi e immunologi coordinati da Giuseppe Tridente, tra i quali Bruno Tavolato, Paolo Livrea, Nicolò Rizzuto, Marisa Marrosu e tanti altri. Nel 1989, Paolo Panerai organizzo’ a Milano il primo convegno scientifico del GNI. Da allora, i convegni GNI si tennero annualmente in diverse sedi ed ebbero un ruolo determinante nel far crescere la consapevolezza che la comunità scientifica italiana si stava affermando nell’area neuroimmunologica.
L’Associazione Italiana di Neurommmunologia (AINI) venne costituita diversi anni dopo, nel 1998, e Lina Matera ne assunse la Presidenza. Durante il convegno organizzato dal Prof. Domenico Gambi a Chieti, alla fine dell’ottobre 1998, si svolse l’elezione del Consiglio Direttivo; Marisa Marrosu fu eletta Presidente e Gianvito Martino Segretario, affiancati da sei Consiglieri. L’obiettivo principale fu quello di dar vita a una struttura che promuovesse contemporaneamente attività di ricerca e iniziative didattiche nel campo della neuroimmunologia attraverso l’impegno di ricercatori con interessi in aree diverse quali la neurologia, l’immunologia, la biologia, la farmacologia, la biochimica, la genetica, e la patologia clinica. In questi dieci anni l’AINI, proseguendo la tradizione del GNI, ha avuto un ruolo fondamentale nel promuovere la crescita scientifica e culturale della neuroimmunologia in Italia come testimoniano l’aumento costante dei soci il cui numero oggi sfiora i 280, per la maggior parte giovani ricercatori, e la crescente partecipazione al congresso annuale.